Finocchio
Pianta erbacea perenne, presente nel Bacino Mediterraneo anche nella sua forma spontanea, il finocchio si può consumare sia crudo che cotto.
Contiene fitoestrogeni utili in caso di disturbi femminili e soprattutto in menopausa, ed è ottimo anche per abbassare la pressione sanguigna. Consumato dopo i pasti aiuta ad espellere i gas. Funziona da antispasmodico intestinale alleviando il dolore e rilassando i muscoli, ed è dunque particolarmente indicato in caso di colite cronica. Per le sue caratteristiche il finocchio possiede proprietà digestive, aperitive, aromatizzanti, toniche, stimolanti, carminative, diuretiche, antispasmodiche.
E' un alimento caratterizzato da un bassissimo valore calorico (9 Kcal per 100 g di parte edibile) e di principi nutritivi, che lo rendono indicato nelle diete dimagranti. Dato l'elevato contenuto di sodio è sconsigliato ai soggetti ipertesi.
Consigli pratici (fonte: "Ortaggi - Salute e Consumo Consapevole" - LAORE Sardegna)
Le proprietà digestive si manifestano se mangiato a crudo e preferibilmente a fine pasto. Il finocchio è una coltura tra le meno colpite da avversità parassitarie e quindi tra le più sicure sotto l'aspetto dei residui di fitofarmaci. Nell'acquisto occorre valutare che le foglioline siano di un buon verde brillante, il grumolo rotondeggiante sodo al tatto e pesante rispetto al proprio volume, le guaine compatte, carnose e non filamentose. Il sapore del grumolo deve essere dolce e croccante e con un gradevole odore di anice. Le parti commestibili del finocchio non hanno la tendenza all'accumulo di nitrati. Nello scomparto delle verdure si può tenere in frigo per circa 7-10 giorni.