Melanzana
Originaria dell'India, la melanzana fa parte della famiglia delle solanacee ed è stata introdotta dagli Arabi nei paesi mediterranei intorno al 1300 d.C., diffondendola in Andalusia e in Italia, soprattutto in Sicilia. Il termine melanzana, non a caso, deriva dall'Arabo باذنجان, "badingian". In Sardegna è diffusa dal XIX secolo, ma pur essendo di recente tradizione è entrata a pieno titolo a far parte della cucina tipica regionale.
La melanzana va consumata previa cottura in quanto da cruda è ricca di solanina, un alcaloide tossico che scompare con la cottura. E' ricca di acqua e di sali minerali e povera di grassi, zuccheri e proteine. Buono l'apporto vitaminico (A e C) e di alcuni acidi. Gran parte degli elementi nutritivi sono presenti nella buccia, che per questa ragione non va mai eliminata.
Ha proprietà depurative, idratanti e disintossicanti e grazie alla presenza di fibre, leggermente lassative. Apporta 15 Kcal per 100 g di parte edibile.
Consigli pratici (fonte: "Ortaggi - Salute e Consumo Consapevole" - LAORE Sardegna)
Il picciolo, di colore verde, deve essere ben attaccato. La buccia deve essere liscia, non grinzosa, priva di ammaccature, senza macchie o parti ammuffite e la polpa deve presentarsi soda e compatta. E' sempre consigliabile acquistare le melanzane di media grandezza poiché quelle troppo grandi potrebbero essere dure e fibrose e quelle troppo piccole ancora acerbe. Si consiglia la conservazione in frigorifero per circa 4 giorni, avendo cura di non togliere il picciolo per preservarne la freschezza.
La melanzana è dotata di un alto potere assorbente nei confronti degli oli e dei grassi, e di questo occorre tener conto nelle diverse modalità di cottura.